Io ho sempre odiato le partenze, anche quando sono io a partire, trovo la cosa angosciante.
In questo caso questa volta non sarò io a partire ma il mio migliore amico, so' che tornerà prima delle feste ma comunque la cosa mi rattrista molto.
Quando partii io la scorsa estate fu' la stessa cosa, la partenza mi lasciò un enorme vuoto che si colmo all'arrivo, infatti è logico che chi parte nel momento in cui arriva può facilmente capovolgere il proprio stato d'animo sopratutto quando si va a trovare un familiare o un amico o anche per una vacanza, ma il vuoto resta per chi rimane, un po' un senso di abbandono in un certo senso ma che poi così non è perché la tecnologia fa' miracoli e ci ritroviamo varie possibilità di comunicazione come Skype ma anche Facebook o Twitter.
Per quanto mi riguarda quando un caro parte cerco di colmare il vuoto nel modo in cui mi riesce meglio ovvero fare indigestione di serie tv che ormai più che una passione è quasi diventata un'ossessione, ovviamente alternata con le uscite tra amici.
Non so nemmeno perché sto scrivendo questo post, in effetti è raro che aggiorno il blog e dovrei cercare di farlo più spesso perché serve per tirare fuori ciò che si ha dentro in un certo modo.
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mercoledì 14 novembre 2012
Partenze e vuoti
Pubblicato da
FrankieMan
alle
13:10:00
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